Col passare del tempo arrivò ad accogliere circa 400 giovani “corrigendi”, di età non superiore ai quindici anni. I più piccoli frequentavano la scuola elementare, i più grandi, oltre alla scuola, erano avviati all’apprendimento di un lavoro nei laboratori interni: c’erano la fonderia di caratteri, la tipografia, la litografia, un pastificio, i falegnami, gli scultori e i tornitori in legno, i sarti, i calzolai, i tessitori, gli addetti alla produzione di maglie in lana e in cotone ed infine una squadra di orticoltori.